sabato 17 settembre 2016

4 falsi miti su cessazionismo e continuazionismo



Come avrete notato, nella Chiesa c’è qualche polemica in relazione all’esercizio dei doni spirituali.

Il Cessazionismo è la posizione di coloro che affermano che i doni spirituali miracolosi (come il parlare in lingue o i doni di guarigione) hanno cessato nella Chiesa, Dio ha cessato di distribuirli, mentre il Continuazionismo è la posizione di coloro che credono che questi doni sono ancora vigenti.


SI PARLA SEMPRE IN UNA MANIERA CORRETTA E VERITIERA RIGUARDO AL CESSAZIONISMO E AL CONTINUAZIONISMO?

In questi ultimi anni ho assistito a decine di dibattiti (alcuni molto cordiali e alcuni non tanto) tra fratelli continuazionisti e cessazionisti. In loro ho notato che uno dei motivi principali per cui molti di questi dibattiti risultano infruttuosi, è a causa dell’abbondanza di pregiudizi, soprattutto le generalizzazioni e caricaturizzazioni.

A volte non siamo consapevoli delle fallacie che crediamo in relazione alla diversa postura che crediamo, (continuazionismo o cessazionismo). Questo porta a che i nostri dialoghi non siano virtuosi, ma invece offensivi e dolorosi senza necessità e finiscano causando ulteriore divisione, anche se questo non era la nostra intenzione.

Per questa ragione parlerò brevemente di ciò che considero come i quattro miti più comuni circa il continuazionismo e il cessazionismo, con la speranza che le nostre prossime discussioni sulla validità di alcuni doni spirituali siano più edificanti.


1. “I Cessazionisti mirano a limitare Dio”

In realtà, i cessazionisti non mirano a limitare Dio e ancor meno a rattristare deliberatamente lo Spirito Santo. Semplicemente credono che a Dio piacque, nella Sua sovranità, che certi doni spirituali fossero vigenti solo fino ad un certo periodo della storia della Chiesa.

Secondo il cessazionista, Dio continua ad essere completamente libero e sovrano di continuare ad operare nella Chiesa in molti modi.

Inoltre, vi è la dottrina biblica della provvidenza di Dio – che il Signore sostiene, dirige, dispone e governa tutte le cose -, la quale affermano i cessazionisti riformati. Erik Raymond, un cessazionista, scrive:

“Coloro che pensano che ho messo Dio in una scatola sembrano credere che Dio operi solo quando accade qualcosa di miracoloso. Ma i credenti nella tradizione riformata vedranno nella provvidenza di Dio che Egli è attivamente coinvolto in tutto ciò che accade … Egli sostiene, regola ed ordina tutte le cose con la Sua mano. Questo include eventi miracolosi o apparentemente inspiegabili in cui Dio può intervenire direttamente o tramite mezzi secondari… “


2. “I Continuazionisti negano la Sola Scriptura”

Con Sola Scriptura, il protestantesimo si riferisce alla dottrina secondo la quale solo la Bibbia è l’unica Parola di massima autorità per noi.

È vero che molti continuazionisti credono che le nuove profezie abbiano la stessa autorità della Bibbia, e quindi negano la Sola Scriptura, ma questo non è qualcosa che credono tutti i continuazionisti.

Ho amici continuazionisti che anche se definiscono la profezia come “parola del Signore”, credono che la profezia corrente, secondo il Nuovo Testamento, è imperfetta dovuta al fattore umano (per esempio, i pensieri del profeta possono combinarsi con il messaggio che ricevono da Dio) .

Così, per molti continuazionisti le profezie hanno spesso elementi in cui non dovremmo confidare. Per questo ritengono sia della massima importanza chiedere a Dio discernimento, e vedono sempre le Scritture come la massima autorità. Wayne Grudem, uno dei migliori teologi continuazionisti, afferma:

“Il problema si risolve non incoraggiando i Cristiani a credere a tutto ciò che dice chi profetizza, ma a credere a tuttò ciò che dicono le Scritture.

Così Paolo, alla fine della sua vita, fa enfasi sul tagliare “rettamente la parola della verità” (2 Timoteo 2:15), e che tutta la Scrittura “è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia” (2 Timoteo 3:16) … Non leggiamo da nessuna parte esortazioni ad “ascoltare i profeti nelle loro chiese” o “obbedire alle parole del Signore date attraverso i suoi profeti”. Ma certamente ci sono stati fratelli che profetizzavano in molte congregazioni locali dopo la morte degli apostoli. Comunque sembra che non avessero la stessa autorità degli apostoli e gli autori delle Scritture lo sapevano.”

Molti continuazionisti amano profondamente la Parola di Dio. E anche se di solito vengono etichettati come persone emotive che mettono l’esperienza personale sopra la Bibbia, a causa di generalizzazioni, in realtà vogliono onorare il Signore e vivere biblicamente affermando la Sola Scriptura!


3. “I Cessazionisti non sono spirituali e non credono nei miracoli”

Ci sono alcuni cessazionisti che sembrano non dare importanza allo Spirito Santo, ma questo non significa che tutti siano così.

In realtà, credo che nella storia della Chiesa (in particolare in epoca di riforma e puritani), i teologi e i predicatori che hanno avuto in generale una teologia più corretta della persona e opera dello Spirito Santo, sono stati cessazionisti.

D’altro canto, se si crede nella vigenza dei doni miracolosi, si dovrebbe comunque intendere che solo perché una persona non sperimenta un certo dono spirituale, non vuol dire che non sia spirituale (cfr.1 Corinzi 12:29).

Quando vedo il parallelo tra Efesini 5:16 e Colossesi 3:16, comprendo che essere pieno dello Spirito non consiste esattamente nel parlare in lingue o essere un profeta, ma avere una mente ripiena della Parola di Dio, adorandolo veramente e predicando la verità con ardore.

Inoltre, molti cessazionisti hanno spesso esperienze emotive e spirituali molto profonde, per esempio, commuovendosi meditando sulla bellezza del Vangelo, o provando la gioia che viene dallo Spirito Santo o il gemito dentro di loro desiderando il giorno in cui non peccheranno più.

Per quanto riguarda miracoli e guarigioni, se è vero che i cessazionisti ritengono che il dono di compiere miracoli cessò e non esiste nessuno che sia intensamente usato da Dio per compiere miracoli come quelli registrati nel Nuovo Testamento, molti credono che Dio, secondo la Sua volontà, possa ancora rispondere alle nostre preghiere per la propria guarigione fisica o di chiunque altro.


4. “I Continuazionisti sono d’accordo con l’errore X”

Infine, ci sono quelli che pensano che tutti i continuazionisti siano d’accordo con i movimenti carismatici, pentecostali e “neo-apostolici”, con i loro errori, come il “vangelo della prosperità” – però questo è falso.

Non tutti i continuazionisti sono uguali e sostengono ogni tipo di dottrina dannosa e assurda promossa da falsi maestri. Dobbiamo stare attenti a non generalizzare. “Giudicate con giusto giudizio” (Giovanni 7:24).

Predicatori continuazionisti come Miguel Nuñez, John Piper, Josef Urban, Tim Conway e molti altri, hanno lavorato mediante la grazia di Dio lottando a favore della sana dottrina e chiamando le persone ad abbandonare eccessi e insegnamenti contrari al Vangelo che si contrappongono all’opera principale dello Spirito Santo di santificarci nella verità.


UNA CHIAMATA FINALE

Combattiamo per la verità (Giuda 3). Non siamo relativisti. Ci può essere solo una posizione davvero corretta e biblica sulla validità dei doni spirituali miracolosi, e noi dobbiamo cercare di averla. Tuttavia, ciò non ci autorizza a discutere sostenendo pregiudizi e miti.

La mia preghiera è che questo scritto sia stato utile e che il Signore ci guiderà per discutere di questi temi nell’amore, con pazienza e saggezza, ricordandoci che non è mai bene generalizzare e che sono più fondamentali le cose che ci uniscono in Cristo rispetto a quelle che ci dividono parlando di doni spirituali.

Infine, se volete saperne di più su questi argomenti vi consiglio il libro "Come Capire la Chiesa" di Wayne Grudem (continuazionismo), e "Fuoco Estraneo" di John MacArthur (cessazionismo, anche se vi avverto che cade in alcune generalizzazioni).

Josué Barrios (tradotto ed adattato dallo spagnolo).

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